La virtù risplende nelle disgrazie.— Aristotele
La virtù risplende nelle disgrazie.
La modestia non può essere detta una virtù, perché assomiglia più a una sofferenza che a una qualità.
Quando un albero è stato abbattuto, tutti vi fanno legna.
La materia per se stessa è inconoscibile.
Gli inferiori si ribellano per poter essere uguali e gli uguali per poter essere superiori. È questo lo stato d'animo da cui nascono le rivoluzioni.
Il mio miglior amico è l'uomo che nell'augurarmi del bene, lo augura per il mio interesse.
Le più grandi virtù sono quelle che sono più utili per le altre persone.
Chi semina virtù fama raccoglie.
Nessun vizio, però, è connaturale all'uomo, mentre lo è la virtù.
Ci aiutano più i vizi a vivere che le virtù a morire.
Noi chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano alla sicurezza di chi comanda e alla paura di chi serve.
Colui al quale è troppo caro il proprio corpo, tiene in poco conto la virtù.
Se tanto sono gli uomini e allettati dalla bellezza, e disgustati dalla deformità, onde avvien poi, che una gran parte di loro volga le spalle alla virtù, ch'è sì bella; e la faccia al vizio, ch'è sì deforme?
Qui sono sepolti i resti di chi possedeva bellezza senza vanità, forza senza insolenza, coraggio senza ferocia, e tutte le virtù dell'uomo senza i suoi vizi.
Noi non ci sosteniamo nella virtù con le nostre forze, ma per il contrappeso dei due vizi opposti, così come restiamo in piedi tra due venti contrari. Togliete uno di questi vizi, cadiamo nell'altro.
Il moralista, impegnato a predicare la virtù, difficilmente troverà il tempo di praticarla.