Vinci il male che puoi vincere: il male che non puoi vincere, sopporta.
I desideri sono come i gradi di una scala che quanto più tu la sali e tanto meno contento ti trovi.
Quanta stoltezza, quanta vigliaccheria, quanta tristizia si nascondono talora sotto la maschera del buon senso.
Quasi tutti gli uomini sono persuasi essere la rettitudine cosa di primissima necessità, e quasi ciascun uomo di questa cosa di primissima necessità lascia la cura al vicino.
L'uomo retto s'avvezzi a solitudine.
L'uso e la pratica della vita finiscono d'invilire gli animi naturalmente vili, e finiscono di nobilitare gli animi naturalmente nobili.
Nessun male può accadere ad un uomo giusto, sia durante la vita che dopo la morte.
In fondo è facile sopportare i propri mali, basta un po' di forza d'animo; i mali insopportabili sono quelli, spesso apparentemente ingiusti, che toccano agli altri.
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.
Una mela fradicia guasta tutte le altre.
Se alcuno si truova che per natura sia inclinato a fare piú volentieri male che bene, dite sicuramente che non è uomo, ma bestia o mostro, poi che manca di quella inclinazione che è naturale a tutti gli uomini.
I mali che fuggi sono in te.
Quando straripiamo sul male più che non appoggiamo sul bene, quella parte di noi che è sospesa sulla colpa finisce col vincere e precipita.
Una lingua tagliente è l'unico strumento acuminato che migliora con l'uso costante.
Consultate bene l'indole vostra, e quella seguite; non farete mai male.