Senza coraggio, la saggezza non porta frutti.
Non mostra di essere veramente grande chi bada ad ogni piccolezza.
Quanto più una torcia fa luce, tanto più si consuma e tanto meno dura.
Non si contenta l'ingegno, come il giudizio, della pura e semplice verità, ma aspira alla bellezza.
Impara a giocare la carta dell'indifferenza. È la più scaltra delle vendette. Perché vi sono molti di cui non avremmo saputo nulla se qualche loro nemico noto non ne avesse parlato. Non vi è vendetta come l'oblio, che seppellisce l'indegno sotto la polvere della sua nullità.
Il medico saggio deve essere esperto tanto per prescrivere un rimedio quanto per non prescrivere nulla.
Non è saggio un uomo perché parla molto: ma quando è paziente, pacifico, intrepido, allora lo si chiama saggio.
Se per caso una donna vuole passare per saggia, ottiene solo di essere due volte folle.
Lo stolto può salire con fatica alla saggezza, il saggio non può ripiombare nella stoltezza.
E' necessario formare i giovani alla responsabilità, alla saggezza, al coraggio e, naturalmente alla giustizia. In particolare dovrà coltivarsi nei giovani la virtù della prudenza.
L'uomo saggio impara molte cose dai suoi nemici.
Il futuro non aveva importanza. E dal passato aveva appreso solo questa lezione di saggezza: l'amore era un errore pericoloso e la sua complice, la speranza, un'illusione insidiosa.
L'uomo saggio previene.
Tutta la saggezza è saggezza dopo l'accaduto.
Nell'epoca della scienza l'uomo ha saputo mostrare la forza della sua intelligenza; se egli vuole sopravvivere ai propri successi, deve mostrare ora la saggezza della sua volontà.
La saggezza procura subito la ricchezza: la dà rendendola superflua.