L'infelicità degli uomini viene da una sola cosa, non sapersene stare in pace in una camera.— Blaise Pascal
L'infelicità degli uomini viene da una sola cosa, non sapersene stare in pace in una camera.
Un medesimo significato cambia secondo le parole che lo esprimono. I significati ricevono dalle parole la loro dignità, invece di conferirla ad esse. Bisogna cercare degli esempi.
Bisogna conoscere sé stessi. Anche se questo non servisse a trovare la verità, servirebbe a regolare la propria vita, e non c'è nulla di più giusto.
Ateismo segno di forza d'animo, ma solo fino a un certo punto.
La simpatia o l'odio cambiano volto alla giustizia, e un avvocato ben pagato in anticipo trova certo più giusta la causa che difende.
Perché seguiamo la maggioranza? Forse perché ha più ragione? No, solo più forza.
L'infelicità rende Dio assente agli occhi degli uomini per un certo tempo, più assente di un morto, più assente della luce in una prigione oscura.
Nessuno è più infelice di un guardone in un campo di nudisti.
Il colmo dell'infelicità è esser felici senza saperlo.
La via più sicura per evitare una grande infelicità è di ridurre possibilmente le proprie pretese in rapporto ai propri mezzi di qualunque specie.
L'infelicità deve essere commisurata non tanto al male in sé, quanto al carattere di chi soffre.
Tutti gli uomini per necessità nascono e vivono infelici.
L'uomo è infelice perchè incontentabile.
Presso che le operazioni tutte con le quali gli uomini s'ingegnano di acquistare la felicità, sono ad essi cagione di maggiore infelicità.
Talvolta si prende come cattiva abitudine l'essere infelici.
Gli infelici valutano costantemente gli altri, criticano continuamente il loro comportamento e spesso su di loro sfogano il proprio personale malessere o fallimento.