Qui c'è troppa puzza di dio!
È la folla come fallo, è l'errore di massa. Non l'erranza. È finita quell'erranza, il nomadismo, il pensiero. Dove c'è qualità si muore. Si tocca il filo rosso. Crepi. È cortocircuito.
Il facile accesso alla carne ha degradato il sesso.
La letteratura maggiore o minore è, comunque, non soltanto menzogna, è chirurgia scongiurata, devitalizzata, guazzabuglio di vita simulata.
Il mio epitaffio potrebbe essere quel passaggio di Sade: mi ostino a vivere perché "Anche da morto io continui a essere la causa di un disordine qualsiasi".
Ci sono alcuni dei quali non bisogna dire che temono Dio, ma piuttosto che ne hanno paura.
Io credo nel Dio che ha creato gli uomini, non nel Dio che gli uomini hanno creato.
Fare guerra a Dio per estirparlo dal cuore degli uomini porta l'umanità, impaurita e impoverita, verso scelte che non hanno futuro.
Noi non possiamo immaginare Dio, ma soltanto comprenderlo.
Per me, è molto importante essere un non credente, vivere in un mondo in cui non ci sia Dio. Stare nel caos, evitando la consolazione.
Diciamolo chiaramente: Dio ha un grosso problema di ego. Perché dobbiamo sempre adorarlo?
Se le stelle comparissero una sola notte ogni mille anni, come gli uomini potrebbero credere e adorare, e serbare per molte generazioni la rimembranza della città di Dio?
Dio per me non è neanche un'ipotesi.
Non solo Dio non esiste, ma provate a trovare un idraulico durante i weekend.
Sono gli uomini che hanno dissuaso Dio dall'esistere.
Login in corso...