Tristezza, stanchezza che penetra nell'anima.— Christian Bobin
Tristezza, stanchezza che penetra nell'anima.
Come riconosciamo le persone stanche? Sono quelle che fanno le cose senza fermarsi.
Ciascuno di noi nasce con un compito solitario da svolgere e coloro che incontra lo aiutano a compierlo oppure glielo rendono ancora più difficile: sfortunato colui che non sa distinguere gli uni dagli altri.
Vedere, sentire, amare. La vita è un dono di cui sciolgo i nastri ogni mattina al risveglio.
Dal telefono passa solamente l'insignificante o il tragico, la chiacchierata indefinita o la morte improvvisa. Tra i due, nulla.
In cielo c'è una stella per ognuno di noi, sufficientemente lontana perché i nostri dolori non possano mai offuscarla.
Fatica d'amore, tristezza, tu chiami una vita che dentro, profonda, ha nomi di cieli e giardini. E fosse mia carne che dono di male trasforma.
La tristezza solenne che abita in tutte le grandi cose sulle vette come nelle grandi vite, nelle notti profonde come nei poemi eterni.
Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore.
Non c'è tristezza che, camminando, non si attenui e lentamente si sciolga.
Ero troppo ubriaco per lamentarmi: sentivo solo il morso e la tristezza selvaggia di un'altra buona cosa persa per sempre.
Tristezza che non viene da sola e non viene da ora.
Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c'è la tristezza di non saper sorridere.
Osservò la scena e pensò alla vita- e come regolarmente gli succedeva quando pensava alla vita, diventò malinconico. Una tristezza dolce discese in lui. Sentì quanto era vano lottare contro la sorte- era questa la saggezza che i secoli gli avevano tramandato.
Non esiste la vecchiaia; c'è soltanto la tristezza.
Quando il guerriero non si sente felice davanti al tramonto, c'è qualcosa di sbagliato.