Il denaro non fa la felicità figurati la miseria!
Il savio ciò che vuole lo cerca in sé; il volgare lo cerca negli altri.
Il saggio esige il massimo da sé, l'uomo da poco si attende tutto dagli altri.
Non c'è uomo che non possa bere o mangiare, ma sono in pochi in grado di capire che cosa abbia sapore.
Allontanarsi dal mondo, restare sconosciuti e non avere rimpianti: a questo può arrivare solo l'uomo superiore.
L'uomo saggio non è come un vaso o uno strumento che ha soltanto un impiego; è atto a tutto.
Quando chi lo interrogava chiese: "Che ne pensi del prestito del denaro?" Catone rispose: "Che ne pensi dell'omicidio?"
Denaro e conoscenze: mai sottovalutarli!
Fare denaro è un'arte. Lavorare è un'arte. Un buon affare è il massimo di tutte le arti.
Il denaro è il bene assoluto perché non solo soddisfa un bisogno in concreto ma il bisogno in genere, in astratto.
Il denaro non rappresenta altro che una nuova forma di schiavitù impersonale, al posto dell'antica schiavitù personale.
Sono l'unica persona che conosco che è riuscita a perdere un quarto di un miliardo di dollari in un solo anno è qualcosa che ti forma il carattere.
Tutto il denaro è una questione di fede.
Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.
Per denaro sarei disposto a fare qualunque cosa, persino una buona azione.
Chi mette da parte un po' di denaro è simile a un uomo che si fa costruire un sepolcro in un luogo asciutto al riparo dai vermi.