È bene non soltanto il non commettere ingiustizia, ma il non voler commetterla.
Gli uomini invocano la salute dagli dèi con le preghiere, e non sanno ch'essa è in loro potere; ma siccome per intemperanza operano contro di essa, sono essi stessi che tradiscono la propria salute a causa delle passioni.
Chi commette ingiustizia è più infelice di chi la subisce.
Bisogna sforzarsi per capire molto, non per avere una molteplice erudizione.
La felicità non consiste negli armenti e neppure nell'oro; l'anima è la dimora della nostra sorte.
La parola è l'ombra dell'azione.
Spesso commette ingiustizia non solo colui che fa qualcosa, ma anche colui che non la fa.
L'ingiustizia non è di per sé un male, ma consiste nel timore che sorge dal sospetto di non poter sfuggire a coloro che sono stati preposti a punirlo.
Il mondo non può sostenersi senza ingiustizia.
L'ingiustizia dovrebbe essere uguale per tutti.
Ingiustizia. Un peso che, fra tutti quelli che addossiamo agli altri, o portiamo noi stessi, risulta leggerissimo quando viene dalle nostre mani, e pesantissimo quando ci grava sulle spalle.
Se fremi d'indignazione ogni qualvolta si commette un'ingiustizia, allora sei un mio compagno.
Neppure l'ingiustizia è uguale per tutti.
L'ingiustizia è una maestra rigida ma impareggiabile.
È meglio subire un'ingiustizia che compierla.
L'ingiustizia porta l'ingiustizia, e il combattere con le tenebre e l'essere sconfitti da esse porta necessariamente l'inizio dei combattimenti.