La parola verità non significa nulla da quando la menzogna è diventata inutile.
La disattenzione è il modo più diffuso di leggere un libro, ma la maggior parte dei libri oggi non sono soltanto letti ma scritti con disattenzione.
La scrittura satirica non è uno sport, cioè, non chiede eleganza e rispetto delle leggi, chiede soltanto la forza di una sopraffazione. E a questo punto tutti i mezzi sono buoni.
In una società come la nostra, il sesso è un fatto di cultura. Un modo di sbarazzarsi degli equivoci, di arrivare col tempo a una realtà più chiara. O almeno dovrebbe essere questo. Purtroppo è anche l'ultimo rifugio. E si avvia a diventare un'industria.
Il bello dell'innamorarsi è il principio. Ti sembra tutto nuovo. Dopo un anno non riesci a capire perché tutto ti sembrava nuovo.
E pensare che questa farsa durerà ancora miliardi d'anni, dicono.
La verità è un simbolo perseguito da matematici e filosofi. Nei rapporti umani, la bontà e le menzogne valgono più di mille verità.
Chiunque può dire la verità, ma solo pochi di noi possono comporre epigrammi.
La verità è il pane degli intelletti robusti.
Possiamo abituarci a qualsiasi cosa; va bene, è un luogo comune, ma forse bisogna viverle, certe esperienze, per coglierne fino in fondo l'orribile verità.
La verità germoglierà dall'apparente ingiustizia.
La verità, scheletro delle apparenze, vuole che ogni uomo, chiunque sia, pervenga un certo giorno e una certa ora, a toccare le proprie ossa eterne in fondo a qualche piaga passeggera. Ciò si chiama conoscere il mondo, e l'esperienza è un tale prezzo.
O si ripetono le solite dottrine convenzionali che tutti predicano, oppure si può scegliere di dire qualcosa di vero, e suonerà come se fosse proveniente da Nettuno.
La scienza è ricerca della verità. Ma la verità non è verità certa.
La mia verità può non essere la vostra, però la vostra verità può non essere la mia.
La verità è una giovinetta tanto bella quanto pudica e perciò va sempre avvolta nel suo mantello.