Nell'ozio, nei sogni, la verità sommersa viene qualche volta a galla.
Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene.
L'unico consiglio che una persona può dare a un'altra sulla lettura è di non accettare consigli, di seguire il proprio istinto, di usare la propria testa, di arrivare alle proprie conclusioni.
Un sorso di mare in una coppa perde il suo lume non altrimenti che una seta.
Non è detto che gli intelligenti arrivino in alto e gli stupidi rimangano in basso. Ascesa e caduta non costituiscono affatto un processo razionale.
È concesso anche a un eroe morente chiedersi prima di morire come parleranno di lui gli uomini dopo la sua morte.
L'ozio quando è troppo completo ti inchioda più dell'occupazione più frenetica.
Il non fare nulla è la cosa più difficile del mondo.
Il male supremo dell'animo è l'oziare inoperoso.
Io vagheggio il «diritto all'ozio», mentre c'è chi si affanna a cercare con la lanterna, il diritto al lavoro nella carta costituzionale.
Essere capaci di riempire intelligentemente le ore di ozio è l'ultimo prodotto delia civiltà, e al giorno d'oggi pochissime persone hanno raggiunto questo livello.
Di tutti i sentimenti, l'amore è quello che ha maggior bisogno di ozio.
Quattro sono le cose che a conoscerle mi hanno resa più saggia: l'ozio, il dolore, un amico, e un nemico.
La cosa più deliziosa non è non aver nulla da fare: è aver qualcosa da fare, e non farla.
Non mi importa delle raffiche del vento e dei colpi dell'onda, ciò è molto meglio che passeggiare oziosi in un giardino.