Vuoto è l'argomento del filosofo che non dà sollievo all'umana sofferenza.— Epicuro
Vuoto è l'argomento del filosofo che non dà sollievo all'umana sofferenza.
Non chi cerca sempre l'assistenza degli amici dev'essere considerato un amico, né chi non se ne approfitta mai. L'uno fa mercato del bene per averne il contraccambio, l'altro recide la speranza del bene per l'avvenire.
È bene riflettere sulle cose che possono farci felici: infatti se siamo felici abbiamo tutto ciò che occorre; se non lo siamo facciamo di tutto per esserlo.
Consoliamoci nelle sventure con la memoria dei beni nei tempi passati e con la coscienza che non è possibile fare che ciò che è stato non sia stato.
Occorre convincersi che il discorso lungo e il discorso breve arrivano al medesimo fine.
Vivi nascosto.
Il mondo è pieno di sofferenze ma è altrettanto pieno di persone che le hanno superate.
È difficile non credersi superiori, quando si soffre di più.
Più della psicologia stessa, la sofferenza la sa lunga in materia di psicologia.
Il soffrire è umano non è elegante.
Non è vero che la sofferenza nobilita il carattere; la felicità a volte lo fa, ma la sofferenza, il più delle volte, rende gli uomini meschini e vendicativi.
La sofferenza ci rende egoisti, perchè ci assorbe completamente.
La capacità di provare dolore e piacere è una condizione non solo necessaria ma anche sufficiente perché si possa dire che un essere ha interessi come minimo assoluto, l'interesse a non soffrire.
Le sofferenze dicono migliorano l'uomo. Visti i risultati, proverei con la felicità.
Piuttosto soffrire che morire, è il motto degli uomini.
Quelli che soffrono davvero non formano la plebe, non formano un gruppo. Chi soffre, soffre in solitudine.