Un uomo che soffre prima del necessario soffre più del necessario.
Fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuito: l'esca alletta fiere e pesci e li inganna. Li credete doni della fortuna? Sono trappole.
Ritirati in te stesso per quanto puoi; frequenta le persone che possono renderti migliore e accogli quelli che puoi rendere migliori.
Possedere un bene non serve a niente se non si è pronti a perderlo. E i beni la cui perdita è più facilmente tollerabile sono quelli che, perduti, non possono essere oggetto di rimpianto.
I rapporti con una gran quantità di persone sono deleteri: c'è sempre qualcuno che ci suggerisce un vizio o ce lo trasmette o ce lo attacca a nostra insaputa.
È grande colui che usa vasi d'argilla come se fossero d'argento, ma non è da meno chi usa vasi d'argento come se fossero d'argilla. Un animo debole non sa sopportare la ricchezza.
Un'unica cosa insegno: la sofferenza e la distruzione della sofferenza.
Il piacere è spesso un visitatore; ma la sofferenza si attacca crudelmente e lungamente a noi.
Ciò che propriamente fa rivoltare contro la sofferenza non è la sofferenza in sé, bensì l'assurdità del soffrire.
È tanto facile avere simpatia per la sofferenza. E tanto difficile avere simpatia per il pensiero.
L'uomo è nato per soffrire. E ci riesce benissimo.
Nella vita ci sarà sempre un bastardo che ti farà soffrire, ma sarà l'unica persona che riuscirai ad amare veramente.
Le disgrazie che sopportiamo... vengono dall'esterno, sono accidenti. Ma soffrire per un nostro errore, ah! Questo è il dolore più acuto che si possa provare nella vita.
La sofferenza dei monaci e della monache, dei solitari d'ambo i sessi, non è una sofferenza della sessualità ma di maternità e di paternità, cioè di finalità.
Il soffrire è umano non è elegante.
La coppa della sofferenza non ha la stessa misura per tutti.