I cani abbaiano a quelli che non conoscono.— Eraclito
I cani abbaiano a quelli che non conoscono.
Ad ogni uomo è concesso conoscere se stesso ed essere saggio.
Nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo; siamo e non siamo.
Nessun uomo si bagna nello stesso fiume due volte.
Bisogna seguire ciò che è comune: ma pur essendo comune il logos, la maggioranza degli uomini vive come se essi avessero una loro propria mente.
Non c'è nulla di immutabile, tranne l'esigenza di cambiare.
Un mio amico ha un ottimo cane da guardia. A ogni rumore sospetto, lui sveglia il cane e il cane comincia ad abbaiare.
All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere.
Quel che Dio è per l'uomo, l'uomo lo è per il cane.
Il timore che un cane possa far del male a un bambino è addirittura ridicolo; molto più giustificata è, semmai, la preoccupazione opposta, che cioè il cane si lasci troppo strapazzare dai bambini, contribuendo così a educarli a una totale mancanza di riguardo nei suoi confronti.
Chi ha mai visto due cani che, quando si incontrano, parlano di un terzo cane, perché non sanno che altro fare insieme?
Tutti gli animali domestici sono veri e propri schiavi, solo il cane è un amico.
Per il suo cane ogni uomo è Napoleone; ecco spiegata la costante popolarità dei cani.
Colui che offre al proprio cane cibi non adatti o troppo caldi, sia punito con cento sferzate.
I cani parlano, ma solo a chi sa ascoltarli.
Il cane fedele riceve una museruola decorativa.