Le donne corrono dietro agli stolti; fuggono i saggi come animali velenosi.
Giove infuse nell'uomo molta più passione che ragione: pressappoco nella proporzione di ventiquattro a uno. Relegò inoltre la ragione in un angolino della testa lasciando il resto del corpo ai turbamenti delle passioni.
Affiancare all'uomo la donna, animale, sì, stolto e sciocco, ma deliziosamente spassoso, che nella convivenza addolcisce con un pizzico di follia la malinconica gravità del temperamento maschile.
È l'intelletto superficiale che non presta all'antichità la dovuta reverenza.
La vita è un gioco della follia in cui il cuore ha sempre ragione.
Non nutrire il cucciolo del leone.
La femmina, infatti, ha bisogno del maschio non solo per la generazione, come negli altri animali, ma anche come suo signore, perché il maschio è più perfetto quanto a intelligenza ed è più forte quanto a coraggio.
Le donne belle non hanno il tempo di essere gelose dei loro mariti... sono sempre occupate ad essere gelose dei mariti delle altre!
Scoppieranno guerre per gli occhi delle donne.
S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui, torrei le donne giovani e leggiadre: le vecchie e laide lasserei altrui.
Il bisogno che fa gli uomini cattivi, fa brutte le donne.
Un uomo sulla luna non sarà mai interessante quanto una donna sotto il sole.
È questo il destino di noi donne, per questo siamo state create: per essere il cuore del focolare, per essere il cuore nella madre Chiesa.
Noi donne non abbiamo bisogno di libertà, ma d'aiuto.
L'ostilità è aperta ovunque vi sia una bella donna.
Ogni donna ama un fascista.
La saggezza si conquista attraverso la sofferenza.
È nella natura umana pensare in modo saggio e agire stupidamente.
C'è saggezza nel riservarsi il più a lungo possibile di decidere e fino a che tutti i fatti e le forze che saranno potenti al momento non sono rivelati.
Il saggio è fermo ma non ostinato.
Noi diventiamo saggi non col ricordare il nostro passato, ma con la responsabilità per il nostro futuro.
I nemici della saggezza convenzionale non sono le idee ma la marcia degli eventi.
Il desiderio di gloria è l'ultima aspirazione di cui riescono a liberarsi anche gli uomini più saggi.
Uomo che ami parlare molto: ascolta e diventerai simile al saggio. L'inizio della saggezza è il silenzio.
Non tutto il vino, come non tutti i caratteri, pigliano d'aceto nella vecchiaia.
Temendo sempre il saggio evita tutti i guai.
Noi italiani abbiamo nella coda il veleno dell'avverbio dubitativo.
La gloria è un veleno che passa anche attraverso il bronzo dei cuori più saldi.
L'odio è un veleno mortale e non fa stare bene nessuno. Devi controllarlo ed eliminarlo, se puoi.
La gloria è un veleno che bisogna prendere a piccole dosi.
Ma la poca prudenza degli uomini comincia una cosa che, per sapera allora di buono, non si accorge del veleno che vi è sotto.
Dicono che la filosofia è la medicina dell'anima. Ammettiamolo. Ma insieme, ammettendone anche le sue conseguenze, diremo che la filosofia come la medicina è per i malati e non per i sani. Come la medicina poi è un veleno e ogni veleno, se in breve quantità, giova, in grande uccide.
Doppio come l'innocenza, se fosse Abele sarebbe Caino, antidoto senza veleno e alibi senza assassino. Perdonami se sto lontano, e cercami vicino.
Di tutti i veleni l'anima è il più forte.
Fossi pure il tuo Mitridate Assuefatto a sfidare il dardo velenoso, Sempre me immune dovrai abbracciare Per conoscere l'estasi del cuore.
Aspettati veleno dall'acqua stagnante.
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