Dio è colui di cui si può dire l'unica cosa che non si può dire dell'uomo: che è totalmente amore.— Ermes Ronchi
Dio è colui di cui si può dire l'unica cosa che non si può dire dell'uomo: che è totalmente amore.
L'uomo non posside la vita, la riceve. E nel momento in cui cessa di trasmettere vita, in quel preciso momento la vita in lui si dissecca. La vita si alimenta di vita donata.
L'innocenza non è qualcosa che si conserva, è soprattutto qualcosa che si riconquista.
Ognuno è cosmo tessuto di caos e bellezza. E vivere è esercitarsi a dominare quegli oceani interiori che ci generano e ci minacciano.
L'argomento del giudizio universale, l'argomento del contendere cosmico con Dio, non sarà il male ma il bene. Dio non ci chiederà conto di quanto male abbiamo commesso, ma di quanto bene abbiamo compiuto.
L'uomo, come un vaso rotto, chiama Dio, lo obbliga a farsi vicino. È il cuore spezzato che costringe Dio a non ritirarsi nei suoi cieli perfetti e lontani.
Se pensiamo che una volta si sapeva quali angeli trainassero i pianeti o quali divinità provocassero diluvi, si può dire che oggi Dio è stato relegato agli inizi dell'universo.
Dovunque il guardo giro, immenso Dio, ti vedo: nell'opre tue t'ammiro, ti riconosco in me.
Se Dio avesse voluto che ci inchinassimo davanti a lui avrebbe sparpagliato diamanti sul pavimento.
Dio è ingegnoso, ma non disonesto.
Se magnificate il Dio senza la cui volontà nemmeno un passero cade dal tetto, perché picchiate il ragazzo che lo abbatte?
Dio non entrerà nella tua vita perché Egli è già nella tua vita, e fare finta come se non vi fosse, non gli impedisce di esserci.
Ogni volta che non ha niente da dire, nomina Dio.
L'adozione acritica del "rivelato" e del mistero dell'autorità implicati dalla rivelazione rendono ancora più difficile, o forse persino impossibile, la conquista di quel diritto più esigente: tacere a proposito di Dio.
Dio è presente nel cuore di tutti, se non come presenza, almeno come nostalgia.
Chi di noi ha meno bisogni è più simile a un dio.