È meglio diventare saggi per le disgrazie degli altri che per le tue proprie.
Una volta che ha sperimentato la malvagità di qualcuno, il saggio non si lascia più ingannare dalle sue mosse.
Non si pesano sulla stessa bilancia le offese che si arrecano e quelle che si subiscono.
L'abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.
Non contare i tuoi polli prima che siano usciti dall'uovo.
Per gli uomini le sventure altrui sono la miglior medicina delle proprie.
Il saggio vivrà entro i limiti del proprio spirito e del proprio reddito.
Con gli anni arriva la saggezza e aveva aspettato, fiducioso, che questa saggezza gli desse quello che più desiderava: la capacità di guidare la direzione dei ricordi per non cadere nelle trappole che questi spesso gli tendevano.
Un uomo sapiente può godere l'intero spettacolo del mondo soltanto con l'aiuto dei sensi e del pensiero.
Saggezza significa perseguire i fini migliori attraverso i mezzi migliori.
Non ho guadagnato proprio nulla dall'Illuminazione Suprema, ed è per questa precisa ragione che viene chiamata Illuminazione Suprema.
Nella nostra epoca l'uomo sembra più che mai prono a confondere la saggezza con la conoscenza, e la conoscenza con l'informazione e a cercare di risolvere i problemi della vita in termini tecnici.
L'arte di essere saggi è l'arte di capire a cosa si può passar sopra.
Quand'anche potessimo essere sapienti del sapere altrui, saggi, per lo meno, non possiamo esserlo che della nostra propria saggezza.
Saggio è colui che non ritiene infallibile il suo giudizio e non si lascia abbagliare da tutto ciò che gli sembra buono.
La saggezza si conquista attraverso la sofferenza.