Non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori.— Euripide
Non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori.
Tra i mortali è più saggio pensar due volte.
Perseverare, confidando nella speranza che ha, è il coraggio dell'uomo. Il codardo dispera.
I buoni e i saggi conducono vite tranquille.
La cosa migliore è vivere nell'uguaglianza; il nome stesso della moderazione già solo a pronunciarsi è bello; seguirla, poi, è quanto di meglio c'è per gli uomini.
Il silenzio per i saggi è una risposta.
Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime.
Le lacrime sostituiscono talvolta un grido.
Il ministro Brunetta ‐ dalla faccia feroce quando annuncia licenziamenti, ma dalla lacrima facile quando viene lodato.
Quando lo stoico alza la faccia dicendo: Non piansi mai, ‐ mentisce a sé stesso. Perché non isgorgò la lacrima dal cavo de' suoi occhi, affermerà il superbo non avere mai pianto? Forse sotto la superficie gelata di un fiume scorrono le acque meno rapide al mare?
Ama chi piange. Ricordati che le lagrime sono il battesimo della virtù.
Una lagrima ad una lagrima. Le due amarezze si fondono in una ineffabile dolcezza.
Chi vuole conoscere la vera letizia deve essere capace di curare un cuore triste con le lacrime.
Non v'è in terra virtù senza pianto.
Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima. E a chi piange, tutti gli angeli sono vicini.
Quando nelle malattie le lacrime sgorgano volontariamente dagli occhi, è un buon segno, se involontariamente, un cattivo segno.