La società ha fame di conoscenza.— Fabiola Gianotti
La società ha fame di conoscenza.
La conoscenza, come l'arte, è un bene che appartiene all'umanità.
Prima viene lo stomaco, poi viene la morale.
Un bel discorso non è mai bastato ad acquietare gli stomachi vuoti.
Ci sono persone nel mondo così affamate, che Dio non può apparire loro se non in forma di pane.
Il divismo è finito negli Anni Cinquanta e nacque dopo la guerra perché c'era la fame e la gente voleva sognare un mondo che non era la realtà. C'era un'ingenuità diversa da oggi.
Principio e fine di ogni bene è la soddisfazione del ventre, e al ventre si riporta tutto ciò che è superfluo e ogni marchingegno umano.
Erano gli anni in cui erravo affamato per le strade di Christiania, quella strana città da cui non riesci a fuggire prima che t'abbia impresso il suo marchio.
L'umanità che ha fame non potrà mai conoscere la fame dello spirito in tutta la sua purezza fintantoché la fame fisica non sarà stata colmata.
La croce della povertà, la croce della fame, la croce di ogni altra sofferenza possono essere trasformate, perché la Croce di Cristo è divenuta una luce nel nostro mondo. Essa è una luce di speranza e di salvezza. Essa dà significato a tutte le sofferenze umane.
Qui in Africa la fame è il problema più assillante. E' fortunato chi lavora alle Poste, perchè può leccare i francobolli.
La fame è il condimento del cibo.