La vita è ciò che facciamo di essa.
Chi volesse fare un catalogo di mostri, non dovrebbe far altro che fotografare con le parole quelle cose che la notte reca alle anime sonnolente che non riescono a dormire. Tali cose possiedono tutta l'incoerenza del sogno senza la scusa inconsapevole di stare a dormire.
In questo mondo, viviamo tutti a bordo di una nave salpata da un porto che non conosciamo, diretta a un porto che ignoriamo; dobbiamo avere per gli altri una amabilità da viaggio.
Vaghe ipotesi di potersi illudere questo, e non di più, ha il più grande degli uomini.
Dopo una notte trascorsa male, non siamo gradevoli per nessuno. Il sonno fuggito ha portato via con sé qualcosa che ci rendeva umani.
La vita è quel che decidiamo di farne. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma quello che siamo.
Non c'è alcuna vita privata che non sia stata determinata da una grande vita pubblica.
I diletti più veri che abbia la nostra vita, sono quelli che nascono dalle immaginazioni false.
La vera tragedia della vita è quando gli uomini hanno paura della luce.
L'uomo deve essere preparato ad ogni evento nella vita, perché non vi è nulla di durevole.
In qualunque luogo della terra tu nasca, esordisci con la tua migliore sceneggiatura.
Il primo dovere nella vita è quello di essere il più artificiali possibile. Quale sia il secondo, nessuno lo ha ancora scoperto.
La vita è violenta, sinistra, impastata d'infamie, tessuta di egoismi, disseminata di infelicità, senza gioie durevoli; ha un unico fine: la morte sempre minacciosa, la condanna di ogni nostra speranza. Per viltà ci sforziamo di credere che questa condanna non sia senza appello.
Ho misurato la mia vita a cucchiaini di caffè.
La vita era come l'aria. Sembrava che non ci fosse alcun modo di lasciarla fuori, o tenerla a distanza, e tutto quel che si poteva fare era viverla e respirarla.
La vita umana non è altro che un gioco della Follia.