La nostra testa è rotonda per permettere ai pensieri di cambiare direzione.
I miei pensieri mi dicono dove mi trovo, ma non mi indicano dove vado.
Gli uomini coperti di croci mi fanno pensare a un cimitero.
L'attaccamento alla famiglia ha reso l'uomo carnivoro.
Se c'è una cosa che prendo sul serio è di non prendere niente sul serio.
Il peggiore dei sacrilegi è il ristagno del pensiero.
Io non credo che possa esistere qualche processo di pensiero senza esperienze personali. Tutto il pensiero è meditazioni, pensare in seguito a una cosa.
Come ci sono sempre facce nuove, sebbene il contenuto degli uomini non vari molto, cosi devono esserci sempre nuove proposizioni con un simile materiale di pensiero.
Il pensiero viaggia alla velocità del desiderio.
Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.
Anche per il pensiero c'è un tempo per arare e un tempo per mietere.
I pensieri, in genere, sono peggiori di noi stessi.
Lo stadio più elevato nelle civiltà morali consiste nel riconoscere che dovremmo controllare i nostri pensieri.
Il pensiero cerca il travestimento dell'arguzia perché in tal modo si raccomanda alla nostra attenzione, può sembrarci più significativo, più valido, ma soprattutto perché questa veste corrompe e disorienta la critica.
Un pensiero colma l'immensità.