Dicano pure di noi tutto il bene che vogliono, non ci diranno mai niente di nuovo.
Chi immagina di poter fare a meno del mondo s'inganna parecchio; ma chi immagina che il mondo non può fare a meno di lui s'inganna ancora di più.
Spesso ci convinciamo di voler bene alle persone più potenti di noi, mentre è solo l'interesse a produrre in noi tale amicizia. Noi ci dedichiamo a loro non per il bene che vogliamo fare, ma per quello che vogliamo ricevere.
Nella sfortuna dei nostri migliori amici troviamo qualcosa che non ci è ingrato del tutto.
L'intelletto è sempre ingannato dal cuore.
Si parla poco quando non è la vanità a farci parlare.
Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca.
Il bene c'è ed è assoluto; esso si identifica anzi con l'Assoluto stesso, di cui è il volto attraente, lo splendore irradiante, l'esigenza amabile, il dono perfetto.
M'importava assai poco che l'accordo ottenuto fosse esteriore, imposto, probabilmente temporaneo; sapevo che il bene e il male sono una questione d'abitudine, che il temporaneo si prolunga, che le cose esterne penetrano all'interno, e che la maschera, a lungo andare, diventa il volto.
L'uomo non sa né godere né soffrire bene, non comprendendo la differenza fra il bene e il male.
Non esiste bene e male... esiste solo il potere e chi è troppo debole per usarlo!
Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto insieme alle loro ossa.
L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
Il bene non è sempre in poter nostro!
Uno si allontana completamente dal male, quando per amore di Dio comincia a non voler più peccare. Se invece fa ancora il bene per timore, non si è del tutto allontanato dal male; e pecca per questo, perché sarebbe disposto a peccare, se lo potesse fare impunemente.
Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.
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