Da quando ho imparato a camminare mi piace correre.— Friedrich Nietzsche
Da quando ho imparato a camminare mi piace correre.
L'amore per uno solo è una barbarie, perché si esercita a spese di tutti gli altri. Anche l'amore per Dio.
C'è sempre un grano di pazzia nell'amore, così come c'è sempre un grano di logica nella pazzia.
La nostra consueta disposizione interiore dipende dalla disposizione d'animo in cui sappiamo mantenere il nostro ambiente.
La mia formula per la grandezza dell'uomo è amor fati: non volere nulla di diverso, né dietro né davanti a sé, per tutta l'eternità.
Vivere, in generale, vuol dire essere in pericolo.
Correre è la più grande metafora della vita, perché ne tiri fuori quello che ci hai messo dentro.
L'unico modo per essere seguito è quello di correre più velocemente degli altri.
Correre mi ha insegnato che perseguire una passione è più importante della passione stessa.
Anche questo è un vantaggio del correre rispetto agli altri sport: ognuno va per conto suo e non ha da rendere conto agli altri.
Ora, qui, per restare nello stesso posto, deve correre più velocemente che puoi. Se vuoi arrivare da qualche parte, devi correre due volte più veloce.
Qui, per restare nello stesso posto, devi correre più velocemente che puoi. Se vuoi arrivare da qualche parte, devi correre due volte più veloce.
Poi si rivolse, e parve di coloro che corrono a Verona il drappo verde per la campagna; e parve di costoro quelli che vince, non colui che perde.
Correre di mattina lungo il molo di Baranco, quando l'umidità della notte impregna ancora l'aria e rende i marciapiedi scivolosi e lucidi, è un buon modo per cominciare la giornata.
Quando corro, semplicemente corro. In teoria nel vuoto. O viceversa, è anche possibile che io corra per raggiungere il vuoto.
Amo l'atletica perché è poesia Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta.