Dovetti scegliere fra morte e stupidità. Sopravvissi.— Gesualdo Bufalino
Dovetti scegliere fra morte e stupidità. Sopravvissi.
L'unica consolazione, di fronte a certi duelli elettorali fra due candidati, è che almeno uno dei due perderà.
Il sonno è amore di morte, l'insonnia paura di morte.
Sociologo è colui che va alla partita di calcio per guardare gli spettatori.
Pregare, altro vizio solitario.
Con le donne accade due volte di non saper cosa dire: all'inizio e alla fine d'un amore.
Fin da bambino era stato un cretino precoce.
Quando la stupidità è una spiegazione sufficiente, non c'è bisogno di cercarne altre.
Un'idea morta produce più fanatismo di un'idea viva; anzi soltanto quella morta ne produce. Poiché gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte.
La grandezza di un uomo si dimostra da quanti stupidi gli danno addosso.
Quando un vero genio appare in questo mondo, lo si può riconoscere dal fatto che gli idioti sono tutti coalizzati contro di lui.
Quando uno stupido ammette di esserlo è buon segno. Sta diventando intelligente.
Qualsiasi stupido può criticare, condannare e lamentarsi, e quasi tutti gli stupidi lo fanno. Ci vuole invece carattere ed auto-controllo per ascoltare, comprendere e perdonare.
Imbecilli sono tutti quelli che non la pensano come noi.
Gli esami sono terribili anche per i meglio preparati, perché il più stupido fra gli stupidi può fare domande a cui il più saggio fra gli uomini non è in grado di rispondere.
Sei così imbecille che se facessero le olimpiadi degli imbecilli tu arriveresti secondo. Come perché? Perché sei imbecille.