Dovetti scegliere fra morte e stupidità. Sopravvissi.
L'amore, che sentimento difficile. Dove forse ciò che più conta è il teatrino della seduzione, il gioco di assoggettare qualcuno, di assoggettarsi a qualcuno.
Del resto, previdenza e follia in me han fatto sempre tutt'uno, né ho mai rinunziato all'impossibile con la debole scusa che era, appunto, impossibile.
Fra imbecilli che vogliono cambiare tutto e mascalzoni che non vogliono cambiare niente, com'è difficile scegliere!
Talvolta amare è solo vanità di amare. Nessuno si rassegna all'idea che agli altri succeda e a lui no.
Metà di me non sopporta l'altra e cerca alleati.
Parlare è da stupidi, tacere è da codardi, ascoltare è da saggi.
Se tutti gli imbecilli decidessero di dire tutto quello che pensano ... beh, ci sarebbe un SILENZIO TERRIBILE!
La stupidità consiste nel voler giungere a conclusioni. Noi siamo un filo e vogliamo conoscere l'intero tessuto.
C'è da vergognarsi più della stupidità che dell'ignoranza.
Se nei singoli la demenza è rara, è una regola dei gruppi, delle compagnie, dei partiti, delle epoche.
Questo telegiornale va in onda in forma ridotta per adattarlo alle vostre capacità mentali.
Preferisco i mascalzoni agli imbecilli, perché a volte si concedono una pausa.
Basterà che diate dello stupido a un vostro amico, per correre il rischio di essere portati davanti al tribunale di Dio.
Ciascuno di noi ogni tanto è cretino, imbecille, stupido o matto. Diciamo che la persona normale è quella che mescola in misura ragionevole tutte queste componenti, questi tipi ideali.
Più so, più so di non sapere.