L'arte ritrova quello che la natura guastata ha perduto.
Il bello nell'arte, nel pensiero, nell'azione, non deriva da un'armonia perfetta; l'umana natura noi comporta; ma nasce dalla guerra fra il bene e il male, nella quale il vero qualche volta vinto finisce col trionfare.
Il malvagio pensa sempre a sé, il buono qualche volta agli altri: il più buono è l'innamorato.
La forza della monarchia è nella ragione pubblica, la quale riconosce la necessità d'un potere permanente ed inviolabile per mantenere l'ordine e la libertà.
La parola è la luce dell'umanità, e la luce è la parola della natura: Nel ciel manda la luce, e la parola Sul labbro dei mortali.
Né per la musica, né per la poesia, né per le arti figurative le donne, in verità, hanno realmente comprensione e sensibilità; ma è una mera scimmiottatura, ai fini della loro civetteria, se esse fingono e pretendono di averle.
Lo schizzo mette l'anima dell'artista molto più a nudo che l'opera d'arte.
L'artista deve creare cose belle, ma senza infondere in loro nulla della sua vita. Viviamo in un'epoca in cui gli uomini trattano l'arte come se dovesse essere una forma di autobiografia. Abbiamo perduto il senso della bellezza astratta.
L'artista deve fare in modo che la posterità creda ch'egli non abbia vissuto.
La cultura è la regola; l'arte è l'eccezione.
L'arte vuol sempre irrealtà visibili.
Ogni singola opera d'arte è l'adempimento di una profezia.
Un'aspirazione chiusa nel giro di una rappresentazione, ecco l'arte.
Dal punto di vista della forma il prototipo delle arti è l'arte del musicista. Dal punto di vista del sentimento l'arte drammatica è il prototipo.
Non vi è una verità universale nell'arte. In arte sono veri anche i contrari delle verità.
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