Uno si smarrisce pensando troppo, come pensando poco.
Iddio discende in tutti qualche volta, ma non abita che in pochi o nessuno.
Il bello nell'arte, nel pensiero, nell'azione, non deriva da un'armonia perfetta; l'umana natura noi comporta; ma nasce dalla guerra fra il bene e il male, nella quale il vero qualche volta vinto finisce col trionfare.
Pensare a Dio è amarlo: quindi i filosofi hanno amato e amano Dio più d'ogni altro.
Il malvagio pensa sempre a sé, il buono qualche volta agli altri: il più buono è l'innamorato.
Il peccato del nostro secolo è la vanità, e questa fra tutte le schiave è la più vile.
Quando consideri il numero di uomini che sono davanti a te, pensa a quanti ti seguono.
Tutta la vita dello Stato e della società è fondata sul tacito presupposto che l'uomo non pensi. Una testa che non si offra in qualsiasi situazione come un capace spazio vuoto non avrà vita facile nel mondo.
Per quanto male un uomo possa pensare delle donne, non c'è donna che non pensi peggio di lui.
Se è vero che bisogna possibilmente pensare come uno spirito grande, bisogna invece parlare la stessa lingua che parlano gli altri. Bisogna usare parole ordinane, ma dire cose fuori dell'ordinario.
I pensieri sono spiriti in movimento come le onde del mare che fanno sentire la loro voce infrangendosi sulla riva.
È quasi impossibile pensare senza parlare.
Il pensare divide, il sentire unisce.
A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si indovina.
Chi pensa con la testa altrui difficilmente rischia di essere messo in minoranza.