Chi ha bocca mangia, e chi non mangia se ne muore.— Giovanni Verga
Chi ha bocca mangia, e chi non mangia se ne muore.
Forza di giovane e consiglio di vecchio.
I giovani hanno la memoria corta, e hanno gli occhi per guardare soltanto a levante; e a ponente non ci guardano altro che i vecchi, quelli che hanno visto tramontare il sole tante volte.
Ciascuno deve pensare alla sua barba prima di pensare a quella degli altri.
Le parole hanno il valore che dà loro chi le ascolta.
È arduo discutere con lo stomaco, che non ha orecchie.
Dovevamo mangiare. E mangiare e rimangiare. Eravamo tutti disgustosi, condannati ai nostri compitini sporchi. Mangiare, scoreggiare, grattarci, sorridere e santificare le feste.
Mangia per il tuo piacere, ma vesti per piacere agli altri.
La cosa più rivoltante che si possa mai immaginare è l'interno della bocca di un cammello. Quella e il vedere una ragazza che mangia un polipo o un calamaro.
Detesto l'uomo che manda giù il suo cibo non sapendo che cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti.
Quando fai uno spuntino con un amico, non mangiare così tanto da restare incastrato nella porta quando cerchi di uscire.
Colui che non si preoccupa di quello che mangia non saprà preoccuparsi di nient'altro.
Mangia poco a pranzo e meno ancora a cena, che la salute di tutto il corpo si costruisce nel laboratorio dello stomaco.
È bene, nella vita come ad un banchetto, non alzarsi né assetati né ubriachi.
Alcune persone hanno un modo sciocco di non curarsi, o fingere di non importarsene, di ciò che mangiano. Da parte mia, mi occupo con molta attenzione e studio alla mia pancia, e con molta cautela; perché ritengo che chi non si preoccupa della sua pancia, difficilmente si preoccuperà di altro.