Le due ali per volare in Paradiso sono la purità e l'umiltà.— Giuseppe Marello
Le due ali per volare in Paradiso sono la purità e l'umiltà.
Chi ha pazienza in ogni loco non fa poco.
Semplicità è anche stare a sentire per mezz'ora una persona che dia i nervi.
Quando si deve trattare con il prossimo prendere dalla parte dove non c'è amor proprio.
La malignità non entra in Paradiso.
La purezza è una lente d'ingrandimento posata sopra la luce.
Chi di noi ha mantenuto la purezza di cuore? Chi può credersi senza macchia? Ma la grazia di Dio fa dell'uomo più indurito un bambino.
La purezza è l'alibi dei peccatori mancati.
L'uomo fluisce subito a Dio quando il canale della purezza è aperto. Alternativamente, la nostra purezza c'ispira e la nostra impurità ci abbatte.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Nessuno è più pericoloso di una persona che immagina di avere un cuore puro: per la sua purezza, per definizione, non lo si può contraddire.
Custodiscono la purezza le fatiche corporali e la meditazione della Scrittura.
Non è il contatto con la donna che corrompe l'uomo, è anzi l'uomo, spesso, troppo impuro per toccarla.
Solo l'infinita purezza non viene contaminata dal contatto col male. Ogni purezza limitata finisce con il corrompersi, se il contatto è prolungato.