Meglio un errore fatto da sé, che una verità fatta dagli altri.
Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
L'Italiano è di tanto inferiore al giudizio che porta di se stesso di quanto è superiore al giudizio che ne danno gli stranieri. Le sue qualità migliori sono le ignorate e i suoi difetti peggiori sono i pubblicati da tutta la fama.
In Italia non si può ottenere nulla per le vie legali, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, raccomandazione, pressione, ricatto ecc.
L'autorità del grado non conta. L'italiano non si inchina davanti al berretto. Nulla lo indispone più dell'uniforme. Ma obbedisce al prestigio personale ed alla capacità di interessare sentimentalmente o materialmente la folla.
L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono.
Gli errori non stanno nell'arte ma negli artefici.
Errare. Credere o agire in modo contrario alle nostre convinzioni e ai nostri atti.
Errare è umano, pentirsi è divino, perseverare nel pentirsi è cattolico.
Chi evita l'errore elude la vita.
Un uomo di genio non fa errori. I suoi errori sono voluti e sono portali di scoperta.
Gli errori fatali della vita non sono dovuti all'irragionevolezza di un uomo: un momento irragionevole può essere il migliore. Sono dovuti alla parte razionale di un uomo.
Gli errori e le colpe che avrai commesso diventeranno gradini della tua elevazione, se saprai conoscerli e confessarli.
L'esperienza mi aveva insegnato molto presto che possiamo commettere degli errori indipendentemente dalla nostra volontà, e poco tempo dopo imparai anche che possiamo commettere degli errori senza neanche capire cosa abbiamo fatto e perché siano errori.
Nessuno ha mai commesso un errore più grande di colui che non ha fatto niente perché poteva fare troppo poco.
Oggi si muore per lo più di una specie di buon senso progressivo, e ci si accorge troppo tardi che le sole cose che non si rimpiangono mai sono gli errori commessi.
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