Molti uomini vivono in pacifica coesistenza con la propria coscienza sporca.
Ancora prima che cominci la musica, c'è quell'aria annoiata sulle facce della gente. Una forma di autotortura, il concerto.
Un prigioniero non ha sesso. È l'eunuco particolare di Dio.
Il vecchio universo somiglia a un laboratorio di sartoria nel quale si stirano pantaloni e si smacchiano brachette e si cuciono bottoni. Il vecchio universo odora come una cucitura bagnata che riceve il bacio di un ferro rovente.
La musica è un meraviglioso stupefacente, a non prenderla troppo sul serio.
Le critiche sincere non significano nulla: quello che occorre è una passione senza freni, fuoco per fuoco.
Ogni essere umano è qualcosa di personale e irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di totalitarismo.
Il dono della coscienza è una benedizione di Dio, ma può convertirsi in maledizione se noi non vogliamo che sia benedizione.
La coscienza rende un uomo codardo: un uomo non può rubare, che essa lo accusa; un uomo non può bestemmiare, che essa lo raffrena...; ed ogni uomo che vuol vivere bene cerca di fidarsi di se stesso e di vivere senza di lei.
La noia proviene o da debolissima coscienza dell'esistenza nostra, per cui non ci sentiamo capaci di agire, o da coscienza eccessiva, per cui vediamo di non poter agire quanto vorremmo.
La coscienza è il caos delle chimere, delle brame, dei tentativi; la fornace dei sogni; l'antro delle idee vergognose; il pandemonio dei sofismi; il campo di battaglia delle passioni.
Chi ascolta la propria coscienza trova una guida sicura e meno infallibile di tante opinioni.
Nulla atterrisce più di uno specchio una coscienza non tranquilla.
Far il poema della coscienza umana, foss'anco d'un sol uomo, del più infimo fra gli uomini, sarebbe come fondere tutte le epopee in un'epopea superiore e definitiva.
Quando suona il campanello della loro coscienza fingono di non essere in casa.
Se fosse dato ai nostri occhi terreni di vedere nella coscienza altrui, si giudicherebbe molto più sicuramente un uomo da quel che sogna, che da quel che pensa.