C'è la speranza che un giorno ci sia un mondo migliore, senza più prigioni.— Italo Calvino
C'è la speranza che un giorno ci sia un mondo migliore, senza più prigioni.
Scrivere presuppone ogni volta la scelta d'un atteggiamento psicologico, d'un rapporto col mondo, d'un'impostazione di voce, d'un insieme omogeneo di mezzi linguistici e di dati dell'esperienza e di fantasmi dell'immaginazione, insomma di uno stile.
Il genere umano è una zona del vivente che va definita circoscrivendone i confini.
L'arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s'accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla.
I romanzi lunghi scritti oggi forse sono un controsenso: la dimensione del tempo è andata in frantumi, non possiamo vivere o pensare se non spezzoni di tempo che s'allontanano ognuno lungo una sua traiettoria e subito spariscono.
I nostri sentimenti si facevano incolori e ottusi‚ poiché ci sentivamo come perduti tra malvagità e virtù ugualmente disumane.
Tutti i criminali dovranno essere trattati come pazienti e le prigioni diventare degli ospedali riservati al trattamento e alla cura di questo particolare tipo di ammalati.
Ho il video registrato. Sua figlia rischia la prigione. Io posso salvare il suo onore, ma tutto ha un prezzo.
Un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te.
Mi seccherebbe essere arrestato per droga solo perché ho un po' d'erba addosso, sarebbe come essere arrestato per violenza carnale perché sto annusando delle mutandine stese al sole ad asciugare.
Desti a me quest'anima divina e poi la imprigionasti in un corpo debole e fragile, com'è triste viverci dentro.
È finito in prigione perché urlava di non essere libero.
Conoscere se stessi, lottare contro le proprie tendenze e uscirne qualche volta vincitori, non può succedere che fra le quattro mura di una cella.
L'attuale sistema carcerario non funziona, è abominevole.
Il vivere libero è assai più bello del vivere in carcere; chi ne dubita?
Dobbiamo liberarci dal carcere degli affari e della politica.