Ovunque la libertà è intera si estende pure alla coscienza.— James Harrington
Ovunque la libertà è intera si estende pure alla coscienza.
Ovunque il popolo non ha proprietà onde esistere, il governo è monarchico o aristocratico. Ovunque il popolo può esistere di sua proprietà il governo è suscettibile di democrazia.
Un popolo, che non sia governato né da sé, né da altri, lo è sempre in ragione di qualche principio esterno, che in lui agisce per mezzo della forza.
Quando la forma di governo non ammette altro libero esercizio di religione che quello della Nazione o dello Stato, non v'ha allora libertà di coscienza.
L'uomo che non ha di che vivere di sua proprietà, deve necessariamente servire: ma quello che possiede abbastanza per vivere del proprio, può essere veramente libero.
Gli errori e i mali del popolo sono l'opera di quelli che lo governano.
È commovente che quasi tutte le persone siano prigioniere di inutili paure. Le vediamo vivere sotto il peso di fardelli psicologici che le privano della libertà ancor più delle catene del prigioniero.
La libertà consiste in una sana restrizione.
La libertà di ciascuno ha per limiti logici la libertà degli altri.
Libertà è trascinare le proprie catene con leggerezza.
La libertà dell'uomo non è in grado di reggere tutto il peso della rivelazione di Dio.
È difficile essere nel mondo un uomo libero, pur vivendo la vita ordinaria degli uomini; ma appunto perchè difficile, bisogna tentare di riuscirvi.
Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare.
La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame.
Chi sa combattere è degno di libertà.
Non si deve permettere agli uomini liberi di prendersi troppe libertà.