Le lacrime innumerevoli alimentano il fiume della salvezza.— Jean Cardonnel
Le lacrime innumerevoli alimentano il fiume della salvezza.
Le nostre lacrime manifestano sempre la qualità del nostro essere.
Chi è il nostro prossimo? Colui che è vicino a noi, ma che non abbiamo ancora mai notato, che aspetta da noi il gesto di fiducia, di stima, di amicizia.
Se mi interesso prima a me, il massimo che io possa conseguire, abbracciare nella mia considerazione, nel mio amore, è la patria.
Non è indegno dell'uomo piangere.
Non posso rinascere se prima non muoio, e la morte mi ripugna.
Le lacrime consumano il cuore di pietra e rivelano il cuore di carne.
Quando nelle malattie le lacrime sgorgano volontariamente dagli occhi, è un buon segno, se involontariamente, un cattivo segno.
E un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere.
Nessuna lacrima nello scrittore, nessuna lacrima nel lettore.
V'è più genio in una lacrima che in tutti i musei e in tutte le biblioteche dell'universo.
Non basta versare lacrime per appartenere alla grande schiera di coloro che piangono: proprio come non basta accumulare parole per dire una parola vera.
Noi continuiamo ad asciugare le lacrime anche se sappiamo che l'uomo continuerà a piangere. Ma un giorno ogni dolore sarà consumato e ogni lacrima sarà asciugata.
La più stupida esagerazione è quella delle lacrime. È seccante come un rubinetto che non si chiude.
Non piangere perché qualcosa finisce. Sorridi perché è accaduta.
Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore.