Le lacrime distruggono il nostro essere artificiale e ci rivelano ciò che siamo.— Jean Cardonnel
Le lacrime distruggono il nostro essere artificiale e ci rivelano ciò che siamo.
Non è indegno dell'uomo piangere.
Chi è il nostro prossimo? Colui che è vicino a noi, ma che non abbiamo ancora mai notato, che aspetta da noi il gesto di fiducia, di stima, di amicizia.
Non basta versare lacrime per appartenere alla grande schiera di coloro che piangono: proprio come non basta accumulare parole per dire una parola vera.
L'uomo che non si commuove più davanti a un pianto qualsiasi può anche domandarsi se non sia diventato insensibile.
Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime.
La più stupida esagerazione è quella delle lacrime. È seccante come un rubinetto che non si chiude.
Trova qualcuno che ti rovini il rossetto, non il mascara.
Le lacrime che non escono si depositano sul cuore, con il tempo lo incrostano e lo paralizzano come il calcare incrosta e paralizza gli ingranaggi della lavatrice.
Le lacrime del vero attore discendono dal cervello, quelle dell'uomo sensibile salgono dal cuore.
Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima. E a chi piange, tutti gli angeli sono vicini.
Il ministro Brunetta ‐ dalla faccia feroce quando annuncia licenziamenti, ma dalla lacrima facile quando viene lodato.
Una lagrima ad una lagrima. Le due amarezze si fondono in una ineffabile dolcezza.
Le lacrime innumerevoli alimentano il fiume della salvezza.