Per me la morte non è una cosa spaventosa. Vivere è invece una maledizione.— Jim Jones
Per me la morte non è una cosa spaventosa. Vivere è invece una maledizione.
Prendiamo in mano la nostra vita. L'abbiamo abbandonata. Siamo arrivati stanchi. Noi non abbiamo commesso suicidio. Abbiamo commesso un atto di suicidio rivoluzionario per protestare contro le condizioni di un mondo disumano.
Tutta la mia vita ho sofferto di povertà, ho affrontato molte delusioni e dolore. Ecco perché voglio fare felici gli altri e voglio che si sentano come a casa.
Non possiamo ingannare la morte ma possiamo farle fare così tanta fatica che quando arriverà a prenderci saprà di avere ottenuto una vittoria altrettanto perfetta della nostra.
Giù, giù, in fondo al cuore, non crediamo alla nostra estinzione; in qualche modo ci aspettiamo di essere presenti, a osservare quello che succederà ai posteri.
Noi diciamo la morte per semplificare, ma ce ne sono quasi quante le persone.
Il mio primo film era così brutto, che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte.
Ciò che principalmente ti affligge nella morte altrui è la rinnovata visione della certezza della tua.
E così morire è bere dal fiume del silenzio, è scalare la cima del monte, significa stare nudi nel vento e sciogliersi al sole.
La morte, ch'era il vostro coraggio, può esservi tolta come un bene.
Nulla è da temere da uomo che pensi abitualmente alla morte.
Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali; È un sollievo de' mortali Che son stanchi di soffrir.
Al destino di morte non scampa nessuno che nasce.