Lo Stato è la violenza sociale organizzata.— Lenin
Lo Stato è la violenza sociale organizzata.
Il cinismo non sta nelle parole che descrivono la realtà ma nella realtà stessa.
Il socialismo nacque direttamente dal capitalismo: esso è calcolo, sorveglianza, controllo. Il comunismo deve nascere dal socialismo: gli è superiore.
Finché le donne non saranno chiamate, non soltanto alla libera partecipazione alla vita politica generale, ma anche al servizio civico permanente o generale, non si potrà parlare non solo di socialismo, ma neanche di democrazia integrale e duratura.
Non è serio, in politica, contare sulle convinzioni, la devozione e le belle qualità dell'anima.
Per fare una frittata bisogna rompere delle uova.
A volte la violenza potrà aver sgomberato con rapidità la strada da ostacoli, ma non si è mai rivelata creativa.
La nonviolenza non può essere predicata. Deve essere praticata.
Lo stupro è proprio di un'idea maschile di vendetta. Una donna, se vuole vendicarsi, ti ignora.
Le conseguenze della collera sono molto più gravi delle sue cause.
La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.
Si fa un gran parlare della violenza in televisione che genera a sua volta violenza nelle strade. Beh!, i programmi comici si sprecano in TV: il che provoca forse un aumento della comicità per le strade?
La violenza è semplice; le alternative alla violenza sono complesse.
La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci.
La violenza è un metodo di lotta inferiore, brutale, illusorio soprattutto, figlio di debolezza, fonte di debolezza, malgrado, anzi in ragione dei suoi effimeri trionfi.
La nonviolenza non funziona sempre.