Un anno passa rapido, un mese mai.— Leo Longanesi
Un anno passa rapido, un mese mai.
Quando era fascista abusava di verbi al tempo futuro; ora, democratico, si serve del condizionale.
La nostra vita è un test. Se fosse una vita vera ci direbbero dove andare e che cosa fare.
È meglio assumere un sottosegretario che una responsabilità.
La virtù affascina, ma c'è sempre in noi la speranza di poterla corrompere.
Chiamo al telefono D. dopo molti sforzi per non farlo. Odo la sua voce bassa, cupa. Stacco il ricevitore. E' come se avessi preso un fernet. L'antipatia che ho per lui mi rinfranca.
Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all'uomo d'oggi e di domani.
Il tempo è come un fiocco di neve, scompare mentre cerchiamo di decidere cosa farne.
Si disprezzi la gente che non ha tempo. Si compiangano le persone che non hanno lavoro. Ma gli uomini che non hanno tempo per lavorare, quelli sono da invidiare.
Quanto tempo risparmia chi non sta a guardare quello che dice o fa o pensa il suo vicino.
Il tempo è un dio benigno.
Il tempo è una scusa. Quando si ama una cosa il tempo lo si trova.
Il tempo: ciò che l'uomo è sempre intento a cercar di ammazzare, ma che alla fine ammazza lui.
Essere in grado di riempire il tempo a disposizione è l'ultimo prodotto della civilizzazione.
Non rimpiango le persone che ho perso col tempo, ma rimpiango il tempo che ho perso con certe persone, perché le persone non mi appartenevano, gli anni si.
Non c'è abbastanza tempo per fare tutto il niente che vuoi.