Il moderno invecchia. Il vecchio torna di moda.
Non interessarsi dell'arte può essere un male, ma interessarsene con cattivo gusto può essere peggio.
La nostra bandiera nazionale dovrebbe recare una grande scritta: Ho famiglia.
È meglio assumere un sottosegretario che una responsabilità.
Per il borghese lo stato non esiste: esistono solo le tasse da pagare.
Cielo chiaro, sole splendente; se non piove, siamo tutti ottimisti.
Solo i moderni possono diventare sorpassati.
L'usanza comune a molti letterati di disprezzare il mondo moderno è una maniera dissimulata di presumersi degni di un altro migliore.
L'operaio di una città moderna usufruisce, oggi, di un benessere materiale superiore a quello di un nobile dei secoli scorsi.
Non possiamo fermare la modernità, ma non possiamo nemmeno subirla in modo passivo.
Sono solo i moderni a diventare sorpassati.
Tutto ciò che è moderno viene, prima o poi, superato.
Tutti quelli che esaltano il frastuono dei mass media, il sorriso imbecille della pubblicità, l'oblio della natura, l'indiscrezione innalzata al rango di virtù, li si deve chiamare: collaborazionisti della modernità.
Moderno è l'uomo che pensa con il cervello proprio, non per ispirazione e autorizzazione di un'autorità religiosa o politica.
La modernità non sfugge alla tentazione di identificare il permesso con il possibile.