L'Italia: una basilica che diventa una casa popolare.
Che cosa fa il papa? Si domandano alcuni. "Che cosa può fare il papa", rispondono altri. Nessuno pensa che il papa ha troppe cose da perdere per essere un vero papa.
I ricordi sono come i sogni: si interpretano.
Il facile è difficilissimo. Il semplice è complicatissimo.
La nostra vita è un test. Se fosse una vita vera ci direbbero dove andare e che cosa fare.
Il contrario di quel che dico mi seduce come un mondo favoloso.
Italia, la terra dei geni troppo compresi.
La situazione politica in Italia è grave ma non è seria.
L'Italia, come dice Calvino, ricorda il lampione della storiella: l'ubriaco sta cercando la chiave sotto la lampada, un passante gli chiede se è sicuro di averla perduta proprio lì; no, risponde l'ubriaco, ma qui ci vedo.
In quest'Italia agli adulti si concede di fingersi vecchi per andare in pensione, ma poi da pensionati di regredire a giovani.
Mi piace il pasticcio enorme che è l'Italia.
Gli italiani non sono parricidi; sono fratricidi... Vogliono darsi al padre, ed avere da lui, in cambio, il permesso di uccidere gli altri fratelli.
In Italia vi è un'onda di corsi e ricorsi che fa passare l'opinione pubblica media, e talvolta anche quella di cospicue personalità politiche, da una autarchia avvilente e incostruttiva a una vera e propria soggiacenza alle altrui esperienze e fenomenologie.
Una vecchia battuta diceva che in Italia tra riformisti e rivoluzionari non c'è gran differenza: i primi non fanno le riforme, i secondi non fanno le rivoluzioni.
Un italiano è un latin lover, due italiani sono un casino, tre italiani fanno quattro partiti.
Queste due malattie italiane: l'avvocato e il professore.
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