Si racconta che il dolore ci rende saggi.— Alfred Tennyson
Si racconta che il dolore ci rende saggi.
La causa della donna è quella dell'uomo: s'innalzano o cadono. Insieme.
Il tempo, un pazzo che sparpaglia della polvere, e la vita, una furia che butta fiamme.
Dobbiamo per forza amare le cose somme quando le vediamo.
Chi è saggio in amore, ama molto, dice di meno.
È preferibile l'aver amato e aver perso l'amore al non aver amato affatto.
Coraggiosi, noncuranti, beffardi, violenti così ci vuole la saggezza: che è femmina e sa amare solo il guerriero.
Errare è possibile a tutti gli uomini. Ma il saggio, quando ha commesso un errore, non rimane irremovibile e ripara il male che ha fatto. Perseverare nell'errore, infatti, genera ogni sorta di mali.
Lo stolto non vede un albero allo stesso modo del saggio.
L'uomo savio quando è vilipeso non si adira e quando è lodato non si lieva in superbia.
La saggezza non è il risultato di un'educazione, ma del tentativo di una vita intera di acquisirla.
Un uomo saggio trasforma le opportunità in buona fortuna.
Il saggio nella tempesta prega Dio, non per salvarsi dal pericolo, ma per sollevarsi dalla paura.
Il vero saggio è colui che costruisce sulla sabbia.
Vana saggezza è tutto, e falsa filosofia.
È facile essere ritenuti saggi, basta vivere a lungo, parlare poco e fare ancora meno.