Il potere piace proprio perché suscita invidia.— Luciano De Crescenzo
Il potere piace proprio perché suscita invidia.
A meno di non essere eschimesi, si è sempre meridionali di qualcuno.
Io non sono avaro, solo pidocchioso. A Napoli si chiamano pidocchiosi tutti quelli che soffrono nello spendere cifre alquanto modeste. Magari sopra i cinquemila euro non ci fanno caso, ma sotto i cinquanta euro soffrono come bestie.
Quando hai paura di qualcosa, cerca di prenderne le misure e ti accorgerai che è poca cosa.
I pensieri a volte si comportano come lo scotch biadesivo, ovvero quello che per quanto tu possa fare attenzione finisce sempre con l'incollarsi sulle mani.
L'invidia è una buona stoffa per confezionare una spia.
L'invidia non tocca solamente i cattivi, ma anche i buoni e nelle cose buone... È una tristezza, una malinconia, è come una malattia del cuore.
A differenza della lussuria, della superbia, della gola, l'invidia è forse l'unico vizio che non dà piacere.
L'invidia e le teste vuote vanno sempre insieme.
Il milionario non godrebbe niente se gli mancasse l'invidia del popolo.
L'invidia, il sentimento più fortificante e più puro.
L'emulazione genera positività, l'invidia negatività.
Non si deve invidiare nessuno; visto che i buoni non meritano invidia, ed in quanto ai cattivi, più essi trovano buona sorte più si rovinano.
Non c'è nessuno che meriti la tua invidia.
Ci si può liberare dell'invidia gustando le gioie che si trovano sul proprio cammino, svolgendo il lavoro che si deve svolgere, ed evitando di fare confronti con coloro che reputiamo, forse erroneamente, molto più fortunati di noi.