L'emulazione genera positività, l'invidia negatività.— Gianluca Vacchi
L'emulazione genera positività, l'invidia negatività.
Mi sono reso conto che non ero abbastanza vecchio per disinteressarmi dell'evoluzione del mondo dei giovani e delle sue convenzioni di dialogo. Per questo non potevo fare a meno dei social network. Qualsiasi cosa uno faccia non può prescindere dalla conoscenza delle nuove generazioni.
L'abbattimento delle barriere dell'intimità è la morte della sensualità.
Tantissima gente mi scrive e mi ringrazia per gli spunti e gli stimoli che do, perché mi dicono che regalo attimi di serenità.
Se c'è ritrosia verso il successo vuol dire che c'è senso di colpa. Ma se io lavoro e pago le tasse, perché dovrei nascondermi?
Se guardiamo in America dove Trump potrebbe andare alla Casa Bianca, bisogna ricordare che Trump è passato da un fallimento. In Italia sarebbe impossibile. In America fallisce l'idea e non la persona. Da noi se fallisce l'idea si colpevolizza anche la persona.
Il vasaio ce l'ha con il vasaio e l'artigiano con l'artigiano, il mendico invidia il mendico e il poeta il poeta.
L'invidia non tocca solamente i cattivi, ma anche i buoni e nelle cose buone... È una tristezza, una malinconia, è come una malattia del cuore.
Guardatevi da coloro che si indignano con facilità dal momento che l'indignazione è separata dalla indegnità solo attraverso il velo sottile dell'invidia.
Ho tanti difetti, ma l'invidia non mi appartiene. Ho sempre cercato di imparare dal successo degli altri.
Coloro i quali hanno meno fiducia in se stessi, sono i più invidiosi.
L'invidia è una forma di vizio, in parte morale e in parte intellettuale, che consiste nel non vedere mai le cose in se stesse, ma soltanto in rapporto ad altre.
L'invidia è come prendere un veleno e aspettare che l'altra persona muoia.
L'invidia è il sintomo della mancanza di apprezzamento del proprio valore di unicità e di autostima. Ognuno di noi ha qualcosa da dare che nessun altro ha.
Un successo letterario clamoroso riesce a spegnere l'invidia, non ad accendere la stima.
A differenza della lussuria, della superbia, della gola, l'invidia è forse l'unico vizio che non dà piacere.