Spesso fa più male la paura di morire che la morte.
La gioventù, la maturità e la vecchiaia sono tre periodi della vita che potremmo ribattezzare "rivoluzione, riflessione e televisione". Si comincia col voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
La scena è tutta per la moglie, che lo ha prescelto, a sua insaputa, per una recita da spalla in questa che è la sua giornata.
- Zio Cardellino, che cosa è la morale? - È una cosa molto bella che però, certe volte, può far diventare molto cattivi.
Siamo angeli con un'ala sola, solo restando abbracciati possiamo volare.
Il Medioevo è passato alla storia come il periodo dei secoli bui. Nessuno, però, mi ha spiegato chi era stato a spegnere la luce.
Devi amare la vita, perché la morte è una scocciatura.
Molti di noi percorrono la vita in punta di piedi, così da raggiungere la morte in tutta sicurezza.
La più strana di tutte le stranezze finora da me udite, m'è sembrata quella che l'uomo debba aver paura della morte, sapendo che la morte, un fine necessario e inderogabile, verrà quando verrà.
Quando gli uomini muoiono, li attendono cose che essi non sperano né suppongono.
Molte persone hanno così tanta paura di morire da non riuscire a vivere.
Voglio che la morte mi colga mentre pianto i miei cavoli, per niente preoccupato per lei e meno ancora del mio orto imperfetto."
Entra infine nel Mio Essere chi, al momento del trapasso, quando abbandona il corpo, pensa soltanto a Me. Questo è vero al di là di ogni dubbio.
Un sillogismo: gli altri muoiono; ma io non sono un altro; dunque non morirò.
Credo sia una reazione sana, il riaffermarsi della vita, del piacere e dell'amore dopo aver percorso per molto tempo i territori della morte.
Si dovrebbe, per amore della vita - volere una morte diversa, libera, consapevole, senza accidenti, senza incidenti...