Quando sono sconfortato, ricordo che in tutta la storia umana la strada della verità e dell'amore ha sempre vinto. Ci sono stati tiranni e assassini e per un certo tempo sono sembrati invincibili ma alla fine, sono sempre caduti - pensaci, sempre!
— Gandhi
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La nostra interpretazione
Nel momento in cui una persona si sente abbattuta, può trovare forza ricordando che nel corso dei secoli le forze più nobili dell’essere umano hanno avuto la meglio sulle forme più brutali del potere. La violenza, la tirannia e il sopruso possono apparire dominanti e indistruttibili, soprattutto nell’immediato, quando sembrano controllare ogni aspetto della realtà. Eppure il tempo rivela una dinamica diversa: ciò che nasce dalla paura e dall’egoismo non è destinato a durare. La verità e l’amore, intesi come rispetto profondo per la dignità di ogni persona, hanno una capacità di resistenza silenziosa ma tenace. Non agiscono con clamore, ma si radicano nella coscienza, alimentano la solidarietà e generano cambiamenti che, seppur lenti, risultano irreversibili. Questo pensiero invita a non arrendersi di fronte all’ingiustizia e a non lasciarsi sedurre dalla rassegnazione. Anche quando tutto sembra perduto, esiste una corrente più profonda che spinge verso il bene. Ricordarlo non è evasione, ma un atto di coraggio interiore: significa scegliere di stare dalla parte di ciò che è giusto, con la fiducia che nel lungo periodo la luce è più forte dell’oscurità. In questo si trova una forma di consolazione attiva, che non anestetizza il dolore, ma lo trasforma in determinazione e responsabilità verso gli altri.