Freddo e fame non rendono gli uomini buoni, li rendono saggi, forse astuti, di sicuro opportunisti.— Mauro Corona
Freddo e fame non rendono gli uomini buoni, li rendono saggi, forse astuti, di sicuro opportunisti.
Nella difficile arte di stare al mondo si dovrebbe scrivere la vita con leggerezza, scivolare, sorvolare, dimenticare, ripartire ogni mattina da quello che resta. In una parola: fregarsene.
La malinconia si tira dietro la disperazione ché loro sono amiche, e tutte e due insieme mettono le mani a imbuto sulla bocca e chiamano a piena voce le malattie.
Quegli ulivi, nonostante il corpo stravolto, bugnoso, avvitato su se stesso come in preda a contorsioni tremende, conservavano un'eleganza, uno stile e un equilibrio mai riscontrati in nessun altro albero.
Correre in ogni stagione, sulle cime dei monti, per vedere se dall'altra parte c'era un mondo migliore, un'altra vita, meno fatiche, meno paure, meno calci in culo.
L'estate stava facendo posto all'autunno tirandosi più in là, come un nonno sulla panca del focolare che si sposta per far spazio al nipote.
La croce della povertà, la croce della fame, la croce di ogni altra sofferenza possono essere trasformate, perché la Croce di Cristo è divenuta una luce nel nostro mondo. Essa è una luce di speranza e di salvezza. Essa dà significato a tutte le sofferenze umane.
La società ha fame di conoscenza.
La fame a volte fa fare cose straordinarie.
Ci sono persone nel mondo così affamate, che Dio non può apparire loro se non in forma di pane.
Qui in Africa la fame è il problema più assillante. E' fortunato chi lavora alle Poste, perchè può leccare i francobolli.
Te lo dico io cos'è. Stiamo sprecando nel modo di pensare, nel modo di vivere, lo sai? Perché non abbiamo più fame.
La fame non ha scrupoli.
Non si dovrebbe ritornare al cibo altro che quando lo stomaco chiama con insistenza soccorso.
L'uomo sazio si imbatte senza alcuna emozione negli affamati.
L'appetito rende saporite tutte le vivande.