Aforisma: forma poetica della definizione.— Milan Kundera
Aforisma: forma poetica della definizione.
Un romanzo che non scopra un segmento di esistenza finora sconosciuto è immorale. La conoscenza è l'unica moralità del romanzo.
Un uomo in grado di pensare non è sconfitto anche quando lo è sul serio.
L'erotismo è come il ballo: c'è sempre uno che conduce l'altro.
La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore. Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno. L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro è per cambiare il passato.
L'amore tra il cane e l'uomo è idilliaco. Non conosce conflitti, né scene raccapriccianti; non conosce sviluppi.
La riflessione è l'anima dell'aforisma. Ma anche la scrittura di aforismi è matrice di riflessioni.
Aforisma: forma ideale per recuperare la negatività mediante l'estetica.
Il rifiuto aggressivo, ostinato del sistema. L'aforisma, ormai.
Se non altro l'aforisma ha il merito di far meditare chi lo formula.
L'aforisma sollecita il pensiero, sprona a nuove azioni e riflessioni. Forse è per questo che di norma si parla di aforismi e non di aforisma. Ogni aforisma chiede nuovi aforismi, successivi sviluppi di pensiero.
Scrivere aforismi è da grande signore, come è da grande signore regalare bottiglie di vino; sarebbe da contadino regalare una botte.
Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole.
Un aforisma non si può dettare su nessuna macchina da scrivere. Ci vorrebbe troppo tempo.
Nel cuore di ogni aforisma, per quanto nuovo o addirittura paradossale voglia apparire, pulsa un'antichissima verità.
La risate dell'aforisma è a volte trionfante, ma raramente è spensierato.