Se vuoi che qualcuno legga un libro, digli che è sopravvalutato.
Quella che gli stupidi chiamano "perdita di tempo" è per lo più l'investimento migliore.
Se volete farvi un'idea della personalità, della morale e dell'eleganza di un amico, dovete osservarlo mentre affronta circostanze difficili, non nella realtà rosea della vita di tutti i giorni.
La scienza fornisce risultati sensazionali per mezzo di un processo orribilmente noioso.
Abbiate il coraggio di considerare le conseguenze silenziose quando sarete di fronte al prossimo filantropo dai rimedi facili.
L'economia genera risultati noiosi per mezzo di un processo noioso.
I libri non servono per sapere ma per pensare, e pensare significa sottrarsi all'adesione acritica per aprirsi alla domanda, significa interrogare le cose al di là del loro significato abituale reso stabile dalla pigrizia dell'abitudine.
Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
Un best-seller è generalmente un brutto libro la cui vendita permette all'editore di pubblicare degli altri libri altrettanto brutti, ma che non si vendono.
Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente.
L'amore dei libri è fonte, per sé solo, di mille piaceri vivissimi, piaceri della vista, del tatto, dell'odorato. Certi libri, si gode a palparli, a lisciarli, a sfogliarli, a fiutarli.
Dove bruciano libri, prima o poi qualcuno accenderà un televisore.
Qualche libro lo si legge col sentimento di fare un'elemosina all'autore.
Un classico è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto e nessuno vuol leggere.
Non è né il meglio né il peggio di un libro, ciò che in esso è intraducibile.
I veri libri devono essere figli non della luce e delle chiacchere ma dell'oscurità e del silenzio.