Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente.— Victor Hugo
Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente.
Talvolta "amico" è parola priva di senso, "nemico" mai.
Si sa che il lavoro ha sempre addolcito la vita: il fatto è che non a tutti piacciono i dolciumi.
Storia e leggenda sono accomunate da una stessa finalità: tratteggiare l'uomo eterno attraverso gli uomini caduchi.
I poeti hanno dentro di sé un riflettore, l'osservazione; e un condensatore, la commozione. Di qui derivano quei grandi fasci luminosi che escono dal loro cervello e fiammeggiano sulla tenebrosa muraglia umana.
Negli occhi del giovane, arde la fiamma; negli occhi del vecchio, brilla la luce.
A volte, mentre passeggio, mi viene voglia di andare in una libreria. Entrare e trascorrere del tempo, prendendo ogni tanto un libro in mano, mi rilassa. Mi fa stare bene. Mi fa sentire sempre un po' più intelligente e interessante di come sono realmente.
Non basta avere molti libri, bisogna anche spolverarli.
Fare un'opera e, dopo averla fatta, riconoscere che è brutta, è una delle tragedie dell'anima. Soprattutto è grande quando si riconosce che quell'opera è la migliore che si potesse fare.
Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore.
Non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore.
I classici sono quei libri che ti fanno odiare la scuola.
Molti libri riassumono una frase.
Nei libri che ricordiamo c'è tutta la sostanza di quelli che abbiamo dimenticato.
Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.