L'umiltà è il fondamento su cui poggia tutta la santità.
La grandezza la si deve misurare nei confronti con Dio. Quanto più uno si avvicina a Dio tanto più s'innalza.
È di fede che nelle anime soltanto Dio opera.
La Chiesa giudica con le idee di Dio!
È stato scritto che «la vita è un grande pensiero fissato in giovinezza e tradotto in pratica».
È l'uomo umile che fa le grandi cose, è l'uomo umile che fa le cose audaci.
Una falsa umiltà è puro orgoglio.
Ciò che Lucifero perdette con la superbia, Maria lo guadagnò con l'umiltà; ciò che Eva dannò e perdette con la disobbedienza, Maria lo salvò con l'obbedienza.
È provato che l'umiltà servì sempre da scala all'ambizione, quando questa è giovane, e chi sale le volge sempre il volto; ma poi, raggiunto l'ultimo gradino, volta il dorso alla scala, e guarda in alto sdegnoso ormai degli umili gradini grazie ai quali è salito fin lassù.
L'umiltà è l'anticamera di tutte le perfezioni.
L'umiltà in tutte le scienze e in tutte le arti è la base del vero sapere, come al contrario è un segno evidentissimo di una pretta ignoranza il pensar troppo di sé medesimo, il credere di non restar mai ingannato, e che nulla di vantaggioso, possa sapersi e scoprirsi.
I cuori degli umili s'aprono subito senza diffidenza, e aderiscono, perché sotto i sentimenti non si sospettano interessi.
L'umiltà, rara tra i dotti, è ancor più rara fra gli ignoranti.
Essere umili verso i superiori è un dovere, verso gli eguali è cortesia, verso gli inferiori è nobiltà, verso tutti è la salvezza.