Non c'è nessuna facile strada per la libertà.— Nelson Mandela
Non c'è nessuna facile strada per la libertà.
Ci sono state occasioni nelle quali l'aggressione fisica non è stata così grave quanto l'oppressione psicologica sofferta dalla popolazione nera durante l'apartheid. È una tortura psicologica impossibile da descrivere a parole.
È la nostra luce, non la nostra ombra, quella che ci spaventa di più.
La nostra non era una lotta ai bianchi in quanto tali ma alla supremazia bianca, una politica pienamente rispecchiata dalla composizione razziale delle principali strutture organizzative e governative a livello nazionale, provinciale e locale.
Ho accarezzato l'ideale di una società democratica e libera in cui tutte le persone vivono insieme in armonia e con pari opportunità.
Quando la proverbiale mancanza di elasticità del burocrate si combina con la meschinità del razzismo il risultato può fare vacillare la mente.
Non sono un Libertador. I Libertadores non esistono. Sono i popoli che si liberano da sé.
La libertà è una sola: le catene imposte a uno di noi pesano sulle spalle di tutti.
Può persino accadere che l'more della libertà sia tanto più vivo presso taluni quanto meno si incontrino garanzie di libertà per tutti. L'eccezione in tal caso è tanto più preziosa, quanto più è rara.
La libertà è poter affermare che due più due fa quattro. Se ciò è garantito, tutto il resto segue.
Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri.
La libertà consiste in una sana restrizione.
La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame.
La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
Chiunque è un uomo libero non può starsene a dormire.
Non apprezza la libertà chi non ha mai conosciuto la costrizione.