La critica, tanto nella più alta che nella più bassa sua espressione, non è che una forma di autobiografia.— Oscar Wilde
La critica, tanto nella più alta che nella più bassa sua espressione, non è che una forma di autobiografia.
Il vizio supremo è la superficialità. Tutto ciò che si vive fino in fondo è giusto.
Ma la vera tragedia che affligge il maggior numero degli artisti è che essi rendono il loro ideale con troppa fedeltà, e quando un ideale è reso, non ha più né meraviglia né mistero, diventa soltanto un nuovo punto di partenza per un ideale diverso.
L'amore, la bellezza, lo stile... Ho dei gusti molto semplici. Mi piace il meglio di tutto.
Poiché il dolore è la suprema emozione di cui è suscettibile l'uomo, esso è a un tempo il tipo e il modello di ogni grande arte.
L'uomo può avere la mentalità femminile, proprio come la donna può avere la mentalità maschile.
Un'epoca che non possiede critica è anche un'epoca in cui l'arte è immobile, ieratica, e confinata alla riproduzione di tipi formali, o un'epoca che non possiede arte del tutto.
Tanto le più elevate quanto le più infime forme di critica sono una sorta di autobiografia.
Ogni critico è propriamente una donna nell'età critica, astioso e refoulé.
È solo attraverso l'intensificazione della sua propria personalità che il critico può interpretare la personalità e l'opera di altri, e più questa personalità entra con forza nell'interpretazione più reale diventa l'interpretazione.
Quand'ebbe creato il mondo, il Padre Eterno lo giudicò, dicendolo buono; lo che prova che la critica è coeva della creazione.
Si fa della critica quando non si può fare dell'arte, nello stesso modo che si diventa spia quando non si può fare il soldato.
Dove comincia la critica cessa la creatività, così come quando si fanno troppi inventari vuol dire che la produzione ristagna.
La critica è in sé stessa un'arte.
I critici giudicano le opere e non sanno di essere giudicati.
La malignità è lo spirito della critica, e la critica è l'origine del progresso e della civiltà.